Il trattamento consiste nell’uso di uno specifico cuscino per la plagiocefalia che è utilizzabile fino al terzo mese di vita del piccolino. Questo cuscino è caratterizzato da una particolare forma triangolare che permette di fare stare il piccolo in posizione semi-supina ovvero a pancia in su, la posizione consigliata per la sicurezza del bimbo, per prevenire la sindrome della morte in culla. Allo stesso tempo il neonato sta anche leggermente di lato permettendo quindi di togliere la pressione dalla parte del cranio schiacciato. Infatti i bimbi nei primi mesi di vita dormono molte ore nell’arco dell’intera giornata, circa 14 ore totali, e inoltre i tessuti sono molto malleabili. Questo rende la cura posturale con cuscino nel sonno fondamentale, in quanto permette al cranio di potersi modellare nella parte rimasta fino a quel momento schiacciata a causa del carico sempre nella stessa zona. Dopo il terzo mese il “cuscino nanna sicura” non è più utilizzabile, in quanto il bimbo potrebbe iniziare a girarsi e a muoversi e quindi non è più sicuro.
Questa modalità di trattamento della plagiocefalia nel neonato consiste nel proporgli attività e oggetti per far sì che il cranio sia libero da pressione e per facilitare il controllo assiale antigravitario testa-tronco. Questo è possibile attraverso alcune posizioni come l’uso della sdraietta, da alternare alla carrozzina o al lettino, in cui il bimbo sta in orizzontale sdraiato a pancia in su.
Sdraietta
La sdraietta permette di mettere meno peso sul cranio essendo inclinata in avanti di circa 30°. Eventualmente, se il bimbo è molto piccolo, mettendo anche degli asciugamani arrotolati lateralmente al tronco, sia a destra che a sinistra (ma mai alla testa, che deve essere lasciata libera!), per stabilizzare così il tronco. Tronco che altrimenti tenderebbe a perdere l’allineamento in quanto composto da muscoli che in questa fase sono ancora molto deboli.
Marsupio o Fascia
Un altro utile posizionamento consiste nel tenere il bimbo nel marsupio o nella fascia con il viso verso il corpo dell’adulto. La posizione corretta per le gambe in questo caso è quando queste formano una “W” detta anche posizione a rana, in modo che le gambe che non “ciondolino” in basso.
Introduzione alla posizione a pancia in su
Inoltre è possibile iniziare a provare la posizione a pancia in giù per periodi brevi, da aumentare un poco alla volta secondo la tolleranza del bimbo. Inizialmente mettendo il bimbo disteso sul corpo della mamma/babbo o della persona che se ne prende cura (care-givers), per passare poi alla posizione sul tappeto, in presenza di un adulto, con l’aiuto di un cuscino/rullo nella zona delle spalle che aiuta a sorreggere la parte superiore del tronco e a fare quindi meno forza sulle braccia e infine provare a fare stare il bimbo sempre prono senza cuscino e per tempi più prolungati.
Giocattoli
Per concludere, quando il bimbo è sveglio è consigliabile parlargli, fare sentire rumori, direzionare fonti di luci e posizionare giochi dal lato meno esplorato, in quanto un bimbo con la plagiocefalia tende ad avere un emilato privilegiato a causa della posizione della testa che tende a farlo guardare in maggioranza dalla stessa parte.