Prima infanzia: la fisioterapia del neonato, del lattante, e del bambino fino a 24 mesi

Fisioterapia della prima infanzia: di cosa si occupa?

La fisioterapia pediatrica è una disciplina fondamentale per il benessere e lo sviluppo armonioso dei bambini durante i primi anni di vita. Questa comprende la fisioterapia neonatale, che si rivolge ai piccoli pazienti dalla nascita fino al primo mese di vita, e la fisioterapia per la prima infanzia, che si occupa in generale dei bambini dal primo fino al 24esimo mese.
La terminologia utilizzata in ambito pediatrico distingue infatti tra:

  • neonato: il bambino dalla nascita fino al primo mese di vita,
  • lattante: il bimbo da 30 giorni a 1 anno,
  • prima infanzia: i bambini da 1 mese a 24 mesi.

Cos'è la fisioterapia per la prima infanzia e chi se ne occupa?

La fisioterapia per la prima infanzia è quindi una branca della fisioterapia pediatrica che si dedica al trattamento e alla prevenzione dei disturbi funzionali che possono interessare i bambini durante i primi due anni di vita.

torcicollo bambini

Il fisioterapista pediatrico è un professionista specializzato nella valutazione, diagnosi e terapia delle problematiche legate al sistema muscoloscheletrico, cardiopolmonare, nervoso centrale e periferico, nonché alle patologie funzionali multisistemiche che possono colpire i più piccoli. (qui trovi le differenze tra il fisioterapista pediatrico e il neuropsicomotricista infantile).

Nello specifico, il fisioterapista della prima infanzia si occupa di curare patologie del neonato, come: il torcicollo posturale, il torcicollo miogeno congenito e la plagiocefalia occipitale nelle sue differenti forme.
Vediamo insieme una panoramica delle patologie trattabili con la fisioterapia della prima infanzia.

Torcicollo posturale e torcicollo miogeno congenito nel lattante

Il torcicollo nei bambini non è una diagnosi ma va considerato un segno clinico di un problema che necessita di un’attenta valutazione.
Il bambino con torcicollo inclina la testa da un lato portando l’orecchio più vicino alla spalla e spesso è associata anche una rotazione della testa con lo sguardo che prevalentemente è diretto dal lato opposto del torcicollo.
Esistono molti tipi di torcicollo nei bambini: alcune forme sono di interesse fisioterapico, come il torcicollo posturale e il torcicollo miogeno congenito, mentre altre numerose forme sono invece di interesse prettamente medico. É il caso del torcicollo oculare, parossistico alternante, da anomalie scheletriche, da disturbi neurologici, associato a rigurgito del tratto esofageo, doloroso acquisito.

fisioterapia neonato

Torcicollo nei bambini: cause

Alcune forme di torcicollo sono presenti dalla nascita e sono causate dalla postura intrauterina, come nel caso della forma congenita del torcicollo posturale.
Altre forme invece si instaurano dopo la nascita e sono causate dalla posizione nel sonno con una rotazione preferenziale del capo con il conseguente atteggiamento in flessione laterale (forma acquisita del torcicollo posturale).
Esistono poi altri tipi di torcicollo che sono causati da un’anomalia del muscolo sternocleidomastoideo. É il caso del torcicollo miogeno congenito.

Forme di torcicollo di interesse fisioterapico

1. Il torcicollo posturale

Spesso associato alla plagiocefalia occipitale e ad uno scarso controllo antigravitario del capo per l’età, non vi sono anomalie del muscolo strernocleidomastoideo (ecografia normale) e non ci sono limitazioni nella rotazione omolaterale.
Esistono due forme di torcicollo posturale:

  • Forma congenita: è presente dalla nascita, causata dalla postura intrauterina.
  • Forma acquisita: non è presente dalla nascita, causata dalla rotazione preferenziale del capo (posizione nel sonno) con atteggiamento in flessione laterale

2. Torcicollo miogeno congenito

Caratterizzato da un’anomalia del muscolo sternocleidomastoideo (visibile all’ecografia) e presenza di limitazione nella rotazione omolaterale.

Viene classificato, in base all’anomalia presente del muscolo sternocleidomastoideo, in:

  • Forma tumefatta: sono i 2/3 di casi di TMC, intorno ai 15-20 giorni di vita vi è la comparsa di una tumefazione visibile ad occhio nudo o alla palpazione che scompare tra il 4 e 6 mese, visibile all’ecografia, non è dolorosa.
  • Forma contratta: è riscontrabile alla palpazione e/o visibile all’esame ecografico con un ispessimento del muscolo colpito o con un ipoplasia congenita del muscolo colpito.

Torcicollo nei bambini: trattamenti e rimedi

Il trattamento proposto dal fisioterapista pediatrico consiste in: stiramenti passivi dei muscoli coinvolti, cura posturale nel sonno (fino a 3 mesi), cura posturale durante la veglia e facilitazioni del controllo antigravitario testa-tronco. Scopri qui gli esercizi per curare il torcicollo dei neonati in dettaglio.

Mal di collo nei bambini: è doloroso?

Nella stragrande maggioranza delle volte il torcicollo nei neonati non è doloroso.
Esiste una sola forma di torcicollo che invece causa dolore al collo, ovvero il Torcicollo doloroso acquisito: può verificarsi in seguito a patologie infiammatorie (come otite, artrite idiopatica giovanile, ascesso retrofaringeo); oppure in seguito ad un trauma (dei muscoli o legamenti cervicali, una sublussazione delle prime vertebre cervicali o una frattura); o in seguito a patologie tumorali.

A chi rivolgersi?

La riabilitazione pediatrica per patologie di questo genere deve passare per due figure: il fisioterapista pediatrico e l’ortopedico pediatrico. Insieme strutturano un programma con sedute fisioterapiche e esercizi/indicazioni da seguire a casa con controlli medici periodici.
Altre forme di torcicollo (come il torcicollo oculare, il torcicollo parossistico alternante, il torcicollo doloroso acquisito, il torcicollo da disturbi neurologici) sono invece di interesse prettamente medico.

Plagiocefalia occipitale e fisioterapia del lattante

La plagiocefalia è un’altra delle patologie di cui si occupa il fisioterapista della prima infanzia. di solito si dice fisioterapista pediatrico Si tratta di una deformazione del cranio caratterizzata da uno schiacciamento della zona occipitale posteriore, associato a una sporgenza anteriore dallo stesso lato e un difetto inverso dalla parte opposta.
Unitamente alla compressione del cranio, si riscontrano spesso sintomi clinici quali:

  • tendenza alla rotazione della testa prevalentemente su un lato
  • pliche cutanee del collo più pronunciate sul lato opposto
  • capacità di controllo della testa e del tronco in posizione antigravitaria ridotta
  • discordanza nelle proporzioni del volto
neonata fisioterapista

Forme di plagiocefalia occipitale

1/ La plagiocefalia posturale: origini e cause

La plagiocefalia posturale deriva dalla pressione costante esercitata su una specifica area del cranio durante il periodo pre e/o post natale. Questa condizione può essere provocata dalla pressione all’interno dell’utero, oppure dalla posizione assunta durante il sonno e dall’insufficiente attività fisica in uno stato di veglia, con particolare riferimento alla carenza di posizioni a pancia in giù.

2/ Plagiocefalia sinostosica o craniostenosi

È caratterizzata dalla fusione precoce delle suture craniche. Necessita di un trattamento complesso formato dalla presenza di numerosi specialisti, come neurochirurgo, oculista, pediatra-neonatologo, ortodontista, etc…

Plagiocefalia posturale: cura e trattamento

Il trattamento della plagiocefalia posturale è di competenza del fisioterapista della prima infanzia. Si basa sulla cura posturale nel sonno e durante la veglia facilitando il cranio libero da pressione e con facilitazioni del controllo antigravitario testa-tronco. Qui trovi le informazioni dettagliate sulla cura della plagiocefalia posturale con i consigli per lo svolgimento di esercizi di fisioterapia per il neonato e come curare questa patologia.

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