Incontinenza da sforzo
Andiamo a vedere più da vicino una tipologia di incontinenza urinaria femminile – l’esempio dell’incontinenza da sforzo, in cui le urine vengono perse durante uno starnuto o durante una corsa. L’approccio terapeutico in questo caso può decidere di sfruttare qualità di esercizio diverse. Nel caso di una perdita durante un colpo di tosse avremo bisogno di lavorare sulla velocità della muscolatura, associata ad una opportuna gestione delle pressioni all’interno del nostro addome. Quest’ultimo sarà inoltre interrogato durante l’esecuzione degli esercizi.
Perdite durante la corsa
Se invece si perde urina durante la corsa, è necessario riorganizzare la coordinazione tra muscoli del pavimento pelvico e muscoli delle anche/bacino. Anatomicamente infatti la muscolatura delle anche è embricata con quella del pavimento pelvico, senza considerare il fatto che esiste concordanza di attivazione durante i movimenti della colonna lombare. Il programma riabilitativo vedrà quindi l’utilizzo di esercizi maggiormente dedicati al movimento, spostando l’attenzione al perineo durante le attività richieste. Quindi si cammina, ci si accovaccia, si salta… tutto questo per attivare sinergicamente il perineo e i muscoli dedicati alla deambulazione.
Inoltre l’incontinenza non è necessariamente dovuta ad una riduzione di forza/controllo dei muscoli del pavimento pelvico. Questi ultimi infatti possono lavorare fin troppo, perdendo la capacità di ritornare nella condizione di riposo fisiologico. Questo determina l’incapacità da parte del nostro corpo di attivare ulteriormente la muscolatura quando richiesta, come ad esempio quando dobbiamo tossire forte o saltare. Dobbiamo quindi intervenire con la riabilitazione del pavimento pelvico per impedire le perdite urinarie durante queste attività. Ma le modalità con cui si raggiungerà l’obiettivo saranno diverse, perché diversa è la natura del problema.