Postura scorretta: cosa significa davvero?
Cosa si intende per postura scorretta? In realtà non esiste una postura sbagliata che appena assunta può crearci dei danni.
Una postura “scorretta”, se così possiamo definirla, è piuttosto una posizione mantenuta per molto tempo o la ripetizione di gesti identici a cui non siamo abituati. Sono questi i fattori che potrebbero essere l’origine di un dolore che insorge sempre nello stesso punto, magari alla spalla, al collo o alla schiena. Un dolore insistente di cui non si riesce ad individuare la causa.
Pensiamo ad esempio ad una persona che per lavoro sta molte ore seduta davanti ad un computer, alcune parti del corpo vengono stressate nello stesso modo, per molto tempo, giorno dopo giorno. Questo, se associato, ad esempio, alla mancanza di attività fisica, ad una cattiva alimentazione o se si attraversa un periodo difficile e stressante, può portare all’insorgenza di dolori.
Migliorare la postura: cinque miti da sfatare
Migliorare la postura richiede impegno, proprio perché non si tratta di modificare soltanto il nostro atteggiamento ma necessita di un cambiamento dello stile di vita. Dall’introduzione di attività fisica, qualora non ne stessimo facendo, alla corretta alimentazione.
Abbiamo individuato cinque comuni abitudini che spesso si crede possano influire negativamente sulla postura.
In realtà queste “cattive” abitudini hanno una responsabilità molto ridotta nell’effettiva assunzione di una postura scorretta e quasi minimo è il loro ruolo nell’insorgenza di dolori frequenti.
- Sovraccaricare la borsa.
È abitudine diffusa tra chi porta la borsa abitualmente, quella di caricare eccessivo peso su una spalla sola, portando con sé infiniti oggetti perché “potrebbero sempre servire”.
Vi è la falsa convinzione che questo gesto possa portare problemi posturali alla colonna vertebrale. È vero che la borsa Mary Poppins può causare dolore alla cervicale o rigidità diffusa nella zona del trapezio, se portata per molto tempo, ma questi dolori sono in realtà causati dall’eccessivo carico di lavoro a cui viene sottoposto il muscolo. Spesso infatti il dolore tende a regredire spontaneamente se diminuiamo il peso della borsa o evitiamo di passare molte ore con il carico sulla spalla. Tutti quei dolori che persistono molto probabilmente non sono causati soltanto dalla borsa pesante.
- Indossare il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni.
Portare il portafoglio nella tasca posteriore dei jeans è un’abitudine piuttosto comune, soprattutto tra gli uomini, ma quando si sta seduti la sua presenza porta a una seduta asimmetrica. Un’anca risulta infatti rialzata rispetto all’altra. Vi è la credenza che questo crei uno squilibrio nella posizione naturale della schiena e del bacino e sia fonte di dolori in queste aree.
In realtà tutto dipende sempre da quanto tempo stiamo seduti in questa posizione. Inoltre, non è tanto questione di squilibrio della “naturale” posizione, ma di una pressione continua nella stessa zona. Proprio come se avessimo un sassolino nella scarpa. A qualcuno piace tenere molte ore un sassolino nella scarpa? Sicuramente no.
È consigliabile quindi, se dobbiamo stare molto tempo seduti, ricordarsi di rimuovere il portafoglio dalla tasca posteriore.
- Guidare con una mano sola e/o appoggiare il braccio al finestrino.
Sempre più spesso ci troviamo immersi nel traffico e assumiamo per molto tempo delle posizioni al volante dannose per la nostra postura. Guidare con una mano sola e/o tenere il braccio sinistro appoggiato al finestrino favorisce lo spostamento del busto verso uno dei due lati e quindi una postura scorretta che, a lungo andare, potrebbe portare a forme lievi di scoliosi o più in generale a frequente mal di schiena. Questo è quello che ci siamo sentiti dire per molto tempo ed alla fine abbiamo iniziato a credere.
In realtà non è affatto vero che stare con un braccio appoggiato al finestrino provochi mal di schiena. Tanto meno scoliosi. Il mal di schiena è piuttosto generato da un decondizionamento fisico e da una postura mantenuta. Il consiglio generale è di limitare, quando possibile, l’uso dell’auto: di andare a lavoro in bicicletta o a piedi, oppure parcheggiare l’auto più lontano rispetto a dove dobbiamo recarci per fare un tratto a piedi. Questo consiglio è da seguire non tanto perché la postura assunta in auto sia dannosa per il nostro corpo, ma perché con questi piccoli accorgimenti la nostra vita sarà sicuramente più sana e attiva.
- Utilizzare lo smartphone inclinando in avanti la testa.
Oggi più che mai abbiamo sempre lo smartphone tra le mani e spesso quando lo utilizziamo, soprattutto camminando, ci dicono che assumiamo una postura sbagliata: tendiamo a chiudere le spalle e abbassare la testa. Qualcuno può averci spiegato che questa posizione incide sulle vertebre cervicali e causa mal di collo e mal di schiena.
Spesso ci consigliano di evitare questa posizione sforzandoci di portare all’altezza dei nostri occhi lo schermo del cellulare. In realtà il vero problema non è tanto la posizione in sé, quanto il tempo prolungato di assunzione della posizione.
- Accavallare le gambe.
Accavallare le gambe significa costringere il bacino e la colonna in una posizione innaturale. A lungo andare entrambe le strutture possono “abituarsi” e spostarsi dal proprio asse naturale diventando causa di dolori cronici. Quante volte ce lo siamo sentiti dire da professionisti della salute e non!
Tutte le volte il consiglio è quello di non assumere questa postura o, se proprio non se ne può fare a meno, di cambiare spesso la posizione delle gambe accavallandole al contrario.
Bhé, in realtà è stato provato che nessuna parte anatomica si “sposta dal proprio asse”, per cui non preoccupatevi più di tanto se qualche volta accavallate le gambe!
Oltre a quelli citati, tanti altri possono essere i falsi miti che danneggerebbero la postura causando dolori cronici. Individuarli e capire se un’informazione che abbiamo avuto è vera o falsa è piuttosto difficile; per questo una visita da un fisioterapista esperto potrebbe essere di grande aiuto.
Fisioterapia posturale
Nel caso di dolori frequenti che, lo ripetiamo, solitamente non dipendono esclusivamente dall’assunzione di una postura scorretta ma sono causati anche da altri fattori, la fisioterapia può aiutare.
La fisioterapia posturale proposta nel nostro centro a Firenze, prevede percorsi riabilitativi composti da esercizio terapeutico, terapie manuali, terapie fisiche per la riduzione del dolore e tecniche posturali di vario tipo quali per esempio il metodo McKenzie, il metodo Mézières e RPG (riabilitazione posturale globale).
In generale vengono effettuati un insieme di esercizi attivi che favoriscono il recupero di:
- Mobilità
- Tono muscolare
- Elasticità
- Stabilità e coordinazione.
Una volta risolti i sintomi dolorosi si consiglia, per evitare di perdere il lavoro fatto, di proseguire con un programma di mantenimento che può essere effettuato attraverso diverse modalità a seconda delle esigenze e disponibilità del paziente.
Proponiamo, infatti, un lavoro personalizzato presso il centro, con il corso di Pilates, oppure una scheda di esercizi a domicilio con verifica periodica da parte del terapista.