Prima di andare a parlare dell’importanza del corretto sviluppo dei piedi sin dalle fasi iniziali di crescita dei nostri figli, è importante fermarsi un momento a riflettere. Noi adulti siamo infatti abituati a tenere i piedi tutto il giorno avvolti da calze e chiusi all’interno delle scarpe, con una diminuzione della sensibilità. Invece i piedi per i bambini sono prima di tutto un organo di senso fondamentale.
Credo che ogni mamma e papà abbia indelebile il tenero e divertente ricordo del proprio figlio/a che afferra il piedino e usa il pollice come fosse un ciuccio durante il momento di un cambio pannolino sul fasciatoio. Oppure ancora la faccia sorpresa nel momento in cui per la prima volta il bambino/a appoggia i piedi sulla sabbia, provando sensazioni nuove. Arriva poi, nel momento in cui il bimbo/a inizia a camminare, una seconda funzione per il piede, ovvero diventa un organo di movimento, fondamentale non solo per deambulare ma anche per stare in equilibrio, per saltare e per correre.
Fin dalla nascita i piedi dei bambini sono dotati di una ricchissima rete di terminazioni nervose – centinaia di migliaia di nervetti percorrono il piede negli strati della cute. I piedi nudi che scoprono il mondo, attraverso le terminazioni nervose ricevono in continuazione differenti stimoli sensoriali. Proprio a questo livello si giocano alcuni aspetti essenziali dello sviluppo del lattante, che deve ancora cercare, capire cosa significa muoversi e come convivere con le leggi della gravità. Muovendosi, sbagliando, imparando ad usare i piedi, i piccoli capiscono come acquisire sicurezza e stabilità.