Le raccomandazioni su come idratarsi per l’attività sportiva sono variate nel corso dei decenni. Negli anni ’70 si diceva di non bere durante l’attività fisica, poi a seguito delle influenze delle campagne di marketing delle principali aziende di bevande sportive, negli anni ’90 si consigliava di bere prodotti specifici per lo sport, e prima di avere sete. Molte ricerche scientifiche venivano finanziate dai produttori di bevande per dimostrare quest’ultima teoria, che ancora oggi viene tramandata. Sono in molti a consigliare di bere molto, spesso e prima di avere sete.
Il rischio di sovra-idratazione e l’Iponatremia
Nelle gare od allenamenti di endurance se si beve molto, il rischio di sovra-idratazione è elevato, aumentando il rischio di iponatremia (Exercise Associated Hyponatremia, EAH). Un grave disturbo causato da una diminuzione della concentrazione di sodio nel sangue dovuta alla sua dissoluzione. Anche assumere bevande a base di elettroliti non aiuta a prevenire questa condizione, è utile controllare la quantità di liquidi ingeriti.
I segni ed i sintomi di un consumo eccessivo di fluidi sono il disagio addominale, sensazione di gonfiore, vertigini ed aumento di peso (visibile con gonfiore delle mani e del viso).
Il fabbisogno idrico è condizionato da molti fattori:
- la temperatura
- l’umidità ambientale
- l’intensità
- la durata dello sforzo,
- l’adattamento individuale di ogni runner,
- il sesso
- il livello di idratazione prima di svolgere un allenamento od una gara.