Il dolore pelvico cronico è caratterizzato da dolore in sede pelvica e/o perineale, con possibili irradiazioni nella regione lombare. E’ da considerare una patologia cronica quando viene percepito per più di tre mesi consecutivi.
Il dolore pelvico cronico è caratterizzato da dolore in sede pelvica e/o perineale, con possibili irradiazioni nella regione lombare. E’ da considerare una patologia cronica quando viene percepito per più di tre mesi consecutivi.
Le cause più comuni alla base di questo disordine sono:
Il dolore pelvico può avere origini diverse: ginecologiche, gastrointestinali, urologiche e muscoloscheletriche le quali si sovrappongono rendendo la diagnosi una vera sfida per i medici. Ad esempio:
Il fisioterapista viene interpellato più spesso nei i casi di sospetta disfunzione miofasciale del pavimento pelvico nei quali, ricordiamo, si può presentare incontinenza urinaria, sia in termini di perdita che di alterazioni di frequenza-urgenza.
Data l’invadenza di questi sintomi, il dolore pelvico cronico viene spesso confuso con altre patologie che richiedono anche la somministrazione di farmaci: riconoscerlo diventa fondamentale per evitare la prescrizione di terapie sbagliate e il giusto trattamento dei sintomi.
La guarigione da dolore pelvico cronico è possibile quando il paziente segue un percorso riabilitativo multidisciplinare che comprende anche un trattamento individuato dal fisioterapista. La terapia programmata del fisioterapista deriva da uno studio approfondito e specifico per ogni paziente. In generale comprende:
Ogni strumento utilizzato dal fisioterapista aiuta la gestione del dolore e se presenti le disfunzioni urinarie e sessuali.
Fuentes-Marquez nel 2018 ha cercato di capire che ruolo giocasse la fisioterapia nella gestione del dolore pelvico cronico. Dai dati presenti in letteratura mette in evidenza che la riabilitazione porta sì benefici in ogni paziente ma non può essere individuato un percorso comune per tutti i casi poiché ognuno presenta un mosaico di stintomi diverso per intensità, gravità e condizioni associate.
L’indicazione migliore per le persone che soffrono di dolore pelvico cronico è un approccio multidisciplinare in cui ogni professionista, che prende in carico anche un solo sintomo del paziente, sia legato da un filo rosso conduttore. Identificare i progressi e le variazioni dei sintomi è fondamentale per riprogrammare la terapia alle nuove condizioni.