Nei bambini/adolescenti rispetto all’adulto è presente un’assenza di traumi precedenti/fratture/distorsioni, un maggior coinvolgimento degli arti inferiori e una maggiore componente psicologica.
Ad oggi in Italia è presente una carenza di percorsi clinici assistenziali in grado
di accogliere e gestire questa patologia con un corretto inquadramento diagnostico ed uno specifico intervento riabilitativo, sia funzionale che psicologico.
Inoltre, la consapevolezza che tali forme cliniche possano interessare anche la popolazione pediatrica non è ancora oggi diffusa. Al contrario, per il paziente adulto rappresenta una realtà organizzata. Infatti, alcune delle patologia principali e maggiormente conosciute sono la fibromialgia e l’algodistrofia.
Data la complessità di queste forme dolorose per il coinvolgimento di aspetti fisici, psicologici e sociali è indicata una gestione terapeutica multidisciplinare, in cui sono coinvolti :
- Medico reumatologo: per la gestione del trattamento farmacologico il cui obiettivo non è mirato solo alla soppressione immediata del dolore ma principalmente al sostegno durante il percorso di cura;
- Psicologo: si occupa dei fattori che concorrono alla genesi e alla cronicità della sindrome, spesso correlate a dinamiche relazionali familiari caratterizzate da alti livelli di conflitto, rigido controllo, forte interdipendenza tra i membri. I bambini possono presentare ansia, sintomi depressivi, stati di stress. In questi casi il dolore viene usato come richiesta di aiuto, come strumento di controllo nelle relazioni interpersonali anche extra-familiari o per il vantaggio secondario di mantenere una dipendenza dai genitori. L’intervento psicologico si pone come obiettivo di incrementare le strategie di coping del bambino, attraverso:
- consulenza psicologica e sostegno con training ai genitori per la gestione del dolore,
- psicoterapia individuale/di coppia/ familiare,
- tecniche cognitivo comportamentali per il dolore (come rilassamento, yoga).
- Infermiere: svolge il ruolo di coordinamento dei casi, mantiene contatti telefonici con la famiglia al fine di verificare l’andamento della sintomatologia dolorosa, il monitoraggio farmacologico e l’aderenza alle altre attività terapeutiche;
- Fisioterapista: ha il ruolo di interrompere il circolo vizioso delle alterazioni biomeccaniche e di interrompere il circolo vizioso del dolore.