Dismetria agli arti inferiori: come riconoscerla nei bambini e quali accorgimenti si possono adottare?
La dismetria, chiamata anche eterometria, rappresenta una differenza di lunghezze degli arti inferiori.
Le cause per la dismetria degli arti inferiori nei bambini sono numerose e si distinguono in:
- Congenite, ovvero presenti già alla nascita,
- Acquisite, che compaiono successivamente nella vita del bambino,
- Idiopatiche , ovvero senza una causa evidente.
Cosa fare in caso di presenza di dismetria agli arti inferiori nei bambini?
Le dismetrie vanno trattate se sono dovute a uno scarso o mancato sviluppo di parti dello scheletro degli arti inferiori. Per esempio nel caso del femore corto congenito, o in situazioni di scarso o mancato sviluppo della tibia o del perone.
Se invece le differenze di lunghezze sono idiopatiche vanno osservate ed eventualmente trattate solo nelle forme più gravi prima della fine dello sviluppo puberale.
![Young kid standing in a playroom dismetria arti inferiori bambini](https://www.sportclinic.it/wp-content/uploads/2023/02/dismetria-arti-inferiori.jpg)
Quali tecniche utilizzare per il trattamento delle dismetrie?
Esistono numerose tecniche per trattare le dismetrie e variano a seconda dell’età e della gravità del quadro clinico. Tali differenze possono essere così raggruppate:
- Differenze di lunghezza di circa 1 cm o meno.
Questo tipo di dismetrie non hanno rilevanza clinica, vengono solo tenute in osservazione con controlli periodici. - Differenze di lunghezza tra 1 e 2 cm.
Queste necessitano invece di plantari con rialzo con lo scopo di diminuire l’obliquità del bacino. - Differenze di lunghezza superiori ai 2 cm.
Dismetrie di questa portata necessitano di norma di un trattamento chirurgico correttivo.
Quali sono i trattamenti chirurgici più usati?
I trattamenti chirurgici maggiormente in uso sono principalmente 2:
- tecniche di crescita controllata (epifisiodesi temporanea).
Questa tecnica arresta temporaneamente la crescita dell’arto più lungo in modo da permettere la prosecuzione della normale crescita dell’arto più corto e correggere il difetto in maniera pressoché autonoma; - allungamento dei segmenti scheletrici interessati.
Questo trattamento si avvale dell’utilizzo di un fissatore esterno o chiodo endomidollare telescopico motorizzato o magnetico.