Guida alla lettura delle tabelle di crescita per neogenitori
Una frequente preoccupazione per i neo-genitori è se il bambino stia crescendo abbastanza. Uno strumento a disposizione per approfondire questo tema sono le tabelle di crescita dei bambini, che servono per monitorare la crescita, lo stato nutrizionale e la salute del bambino.
La valutazione della crescita dei bambini viene effettuata dal pediatra di famiglia attraverso i bilanci di salute; durante queste visite alcune delle misurazioni che vengono effettuate riguardano il peso, l’altezza e, per i primi 2 anni di vita, la circonferenza cranica.
I bambini e le curve di crescita
Le curve di crescita sono dei grafici che raffigurano i parametri di peso, altezza e circonferenza cranica in rapporto all’età del bambino.
I grafici hanno un aspetto a curva con una pendenza che varia in relazione al momento della vita:
- Durante i primi 3 mesi di vita la crescita è molto rapida;
- Segue un progressivo rallentamento;
- Nell’adolescenza c’è una nuova accelerazione;
- Infine si arriva al raggiungimento della statura definitiva.
Per una corretta valutazione dell’andamento staturo-ponderale è stato necessario confrontare i valori di peso e statura di alcune popolazioni pediatriche di tutte le fasce di età in definiti intervalli di tempo.
In tempi più recenti sono state realizzate delle analisi per specifiche aree geografiche e sono state differenziate curve di crescita differenziate per sesso e per esigenze di salute specifiche (per esempio: bambini nati prematuri o affetti da particolari sindromi). Tutti i dati ottenuti sono stati suddivisi in cento sottogruppi. Questi sottogruppi rappresentano i percentili di crescita.
![mother measuresh the growth of child, captive table, medical examination. Development, height. centimeter ruler come-misurare-crescitra-dei-bambini](https://www.sportclinic.it/wp-content/uploads/2022/07/tabelle-crescita-bambini.jpg)
Le curve percentili per la crescita dei bambini fino ai due anni
Ogni percentile ha la sua linea che ha un andamento parallelo agli altri percentili.
La curva più bassa è quella del 3° percentile, quella più alta è quella del 97° percentile.
Quindi a ogni età e per ogni misurazione, per quanto riguarda l’altezza, significa che:
- il 97° percentile rappresenterà i bambini più grandi: 3 su 100 saranno più grandi e i restanti 97 saranno più piccoli;
- il 3° percentile rappresenterà i bambini piccoli: 3 su 100 saranno più piccoli e i restanti 97 saranno più grandi;
- il 50° percentile (ovvero la mediana) significa che il 50% dei bambini della sua età sono più alti e l’altro 50% sono più bassi.
Tabelle per la misurazione della crescita dei bambini dai 2 anni in poi
Dopo la nascita fino ai 2 anni di vita le curve di crescita dei bambini a cui far riferimento sono quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (e includono anche i percentili della circonferenza cranica).
Dai 2 anni in poi i pediatri italiani, oltre alle curve dell’OMS, hanno a disposizione le “curve di crescita di Cacciari” che consentono l’inquadramento del bambino in termini di indici di massa corporea (BMI), peso, statura e sono disponibili riferimenti differenziati per i bambini dell’Italia centro-settentrionale e per l’Italia meridionale.
L’utilità di queste curve è quella di evidenziare eventuali differenze che possono fare ipotizzare obesità o eccessiva magrezza, oppure bassa o alta statura.
È importante ricordare che la velocità e l’entità della crescita non dipendono solo da fattori alimentari ma anche da fattori genetici e ormonali.
Ecco il grafico di una curva di crescita e un esempio di come si calcola il percentile del proprio bambino:
Facciamo un esempio e calcoliamo il percentile di peso e ‘altezza di una femmina di 6 anni che è alta 120 cm e pesa 20 kg.
Guardando la tabella sull’asse delle ascisse vediamo l’età mentre sull’asse delle ordinate l’altezza (in alto) e il peso (in basso).
Quindi il percentile di appartenenza per quanto riguarda l’altezza sarà il 75°, mentre il percentile per quanto riguarda il peso sarà il 25°.
Conclusioni: la figura del pediatra
In conclusione l’interpretazione dell’andamento della crescita del bambino è compito del pediatra, che conoscendo tutti i dati che lo riguardano, potrà valutare lo sviluppo del bambino. Nessun dato nel grafico della crescita è “normale” o “anormale” di per sé.
Il pediatra è la figura di riferimento che guiderà se lo sviluppo è conforme ai criteri di normalità, o se c’è da prendere in considerazione eventuali esami di approfondimento per patologie che possano interferire con l’accrescimento.