Per anni ci è stato detto che una postura “scorretta” davanti al PC, con la schiena curva o le spalle in avanti, fosse la causa principale del mal di schiena. Ma cosa succede se ti dicessi che questa convinzione è stata messa fortemente in discussione dalla scienza più recente?
Un gruppo di ricercatori guidato dal fisioterapista e professore Peter O’Sullivan, tra i maggiori esperti internazionali di dolore cronico, ha mostrato che non esiste una postura “giusta” o “sbagliata” valida per tutti. Il vero fattore chiave? Il nostro comportamento, la nostra percezione del dolore e il nostro stile di vita.
Addio alla postura “perfetta”?
Secondo quanto riportato da The Guardian in un’intervista con O’Sullivan, le posture considerate “scorrette” non causano automaticamente dolore. Alcune persone stanno sedute per ore con la schiena curva e non provano alcun disagio, mentre altre mantengono posture impeccabili e soffrono comunque di dolore cronico.
Il problema non è come ci sediamo, ma per quanto tempo rimaniamo fermi nella stessa posizione. La sedentarietà, il carico mentale, la mancanza di sonno e lo stress hanno un impatto molto più importante sulla nostra salute muscolo-scheletrica rispetto all’angolo tra le nostre scapole.
Movimento, non perfezione
La raccomandazione attuale è quella di muoversi spesso e variare la propria postura durante la giornata. Alzarsi ogni 30–60 minuti, cambiare posizione, fare stretching o una breve camminata ha effetti più benefici che rimanere “perfettamente seduti” per ore.
O’Sullivan stesso incoraggia ad ascoltare il proprio corpo, a non temere di assumere posizioni più rilassate o spontanee, e soprattutto a non colpevolizzarsi per come ci si siede.
Un nuovo approccio al mal di schiena
Questa visione rivoluziona l’idea classica dell’ergonomia. Certo, una sedia comoda, un monitor ben posizionato e una buona organizzazione dello spazio restano utili, ma non sono soluzioni miracolose. L’efficacia viene dal bilanciamento tra:
- Attività fisica regolare
- Gestione dello stress
- Abitudine a variare posizione
- Relazione positiva con il proprio corpo
Cosa fare se provi dolore?
Se avverti mal di schiena o tensioni cervicali nonostante tutto, potrebbe essere utile consultare un fisioterapista specializzato nel trattamento del dolore persistente, piuttosto che inseguire correzioni posturali estreme. Spesso, un approccio globale (che includa anche aspetti psicologici e sociali) porta a risultati più duraturi e meno frustranti.
Conclusioni
Non serve sedersi come una statua di marmo. La postura migliore è quella che cambia spesso.
Smettiamo di demonizzare il nostro corpo e iniziamo a fidarci del fatto che può adattarsi e funzionare bene anche senza essere “perfettamente allineato”.
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