La frattura del gomito rappresenta un infortunio piuttosto comune che può interessare persone di tutte le età. Si tratta di una condizione che, se non adeguatamente trattata, può compromettere la funzionalità articolare nel lungo periodo.
In questo articolo vedremo insieme quali sono le cause più frequenti della frattura del gomito, come viene diagnosticata e curata, e quale percorso riabilitativo è generalmente consigliato.
Cause della frattura del gomito
Il gomito è una struttura complessa composta da tre ossa principali: omero, radio e ulna. La frattura può coinvolgere una o più di queste ossa e, a seconda della dinamica dell’incidente, si possono osservare diversi tipi di lesioni.
Le cause più comuni di frattura del gomito sono:
- Cadute accidentali: cadere con il braccio teso è una delle cause più frequenti.
- Traumi sportivi: attività sportive ad alto impatto, come il calcio, il basket, o la ginnastica artistica, aumentano il rischio.
- Incidenti stradali: collisioni in auto o in moto possono causare fratture complesse.
- Infortuni domestici: soprattutto tra le persone anziane, è frequente riportare fratture a seguito di cadute in casa.
Tipologie di frattura del gomito
Esistono diverse classificazioni delle fratture del gomito. Tra le principali:
- Frattura dell’olecrano: interessa l’ulna nella parte posteriore del gomito.
- Frattura del capitello radiale: coinvolge la parte prossimale del radio.
- Frattura sovracondiloidea: tipica dei bambini, interessa la parte inferiore dell’omero.
La diagnosi accurata è fondamentale per determinare il tipo di trattamento più adatto.
Diagnosi
Dopo il trauma, i sintomi più frequenti sono:
- Dolore intenso
- Gonfiore
- Difficoltà o impossibilità a muovere il gomito
- Deformità visibile
Il medico ortopedico del pronto soccorso, dopo un’attenta visita clinica, richiederà esami strumentali come:
- Radiografia: per visualizzare la frattura.
- TAC: utile per fratture complesse o articolari.
- Risonanza Magnetica: se si sospettano anche danni ai tessuti molli.
Trattamento
Il trattamento varia a seconda della gravità e del tipo di frattura. Le opzioni principali sono:
Trattamento conservativo
In caso di fratture composte o minimamente scomposte:
- Immobilizzazione con tutore, gesso o stecca.
- Riposo assoluto della parte.
- Monitoraggio periodico tramite radiografie.
Intervento chirurgico
Se hai subito un intervento chirurgico di riparazione e stabilizzazione per una frattura al gomito, è stato necessario intervenire per ripristinare l’allineamento corretto delle ossa e garantire una guarigione ottimale.
Le tecniche chirurgiche più comuni includono:
- Fissazione con placche e viti
- Fissazione con fili di Kirschner
- Sostituzione protesica (in casi complessi)
Dopo l'intervento
Dopo l’operazione, è previsto un periodo di riposo e immobilità, favorito dall’utilizzo di un tutore. Questo periodo è fondamentale per consentire:
- Una prima guarigione dei tessuti
- Il consolidamento iniziale della frattura
Riabilitazione: esercizio e movimento
Al termine del periodo di immobilizzazione, è essenziale riattivare progressivamente l’arto superiore. Il movimento controllato aiuterà a recuperare range di movimento.
Gli esercizi che potrai fare da subito, seguendo le indicazioni del tuo fisioterapista o medico, mirano a migliorare la mobilità articolare in flessione ed estensione del gomito.
Ecco alcuni esercizi generalmente consigliati:
Esercizi di mobilizzazione passiva
- Flessione passiva: con l’aiuto dell’altra mano, accompagna lentamente il braccio in flessione.
- Estensione passiva: sempre assistito, accompagna il gomito verso l’estensione completa.
Esercizi di mobilizzazione attiva
- Flessione attiva: prova a piegare il gomito senza aiuto esterno.
- Estensione attiva: prova a stendere il gomito mantenendo il controllo del movimento.
L’obiettivo è recuperare progressivamente il maggior arco di movimento articolare possibile.
Esercizi di rafforzamento
Successivamente, quando verrà ritenuto possibile, potrai iniziare esercizi più impegnativi:
- Esercizi contro resistenza: utilizzo di bande elastiche o pesetti leggeri.
- Esercizi funzionali: simulazione dei movimenti quotidiani per recuperare la piena funzionalità.
Tempi di guarigione
Il tempo di guarigione varia da persona a persona e dipende da diversi fattori:
- Tipo di frattura
- Età del paziente
- Presenza di altre condizioni di salute
- Qualità della riabilitazione
In generale, si possono considerare:
- Consolidamento osseo: circa 6-8 settimane
- Recupero completo della funzione: 3-6 mesi
Tuttavia, è importante seguire scrupolosamente il programma di recupero indicato dal team sanitario per ottimizzare i risultati.
Prevenzione
Alcuni consigli utili per ridurre il rischio di fratture:
- Praticare esercizi di equilibrio e rinforzo muscolare, specialmente per gli anziani
- Utilizzare dispositivi di protezione durante le attività sportive
- Prestare attenzione agli ostacoli domestici che possono causare cadute.
Conclusioni
La frattura del gomito è un evento che necessita di un trattamento accurato e di un percorso riabilitativo ben strutturato. Dopo l’intervento chirurgico, il periodo di immobilizzazione è indispensabile, ma è altrettanto fondamentale iniziare precocemente il recupero funzionale tramite esercizi specifici.
Una gestione adeguata, seguita passo dopo passo con l’aiuto di professionisti sanitari, consente nella maggior parte dei casi di tornare a una vita quotidiana attiva e senza limitazioni.
Se hai subito una frattura del gomito, è importante seguire tutte le indicazioni mediche e affidarti a un team esperto per il tuo percorso di guarigione.
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